armigeri.
Un giorno di mezza estate i sudditi portano i loro figli nella speranza vana che essi vengano addestrati come armigeri.
Per un popolano è un grande onore che il proprio figlio venga accettato nella corte di un cavaliere.
Il cavaliere esamina i candidati per tutta la mattina e per tutto il pomeriggio. Al tramonto i più fortunati e forti sono scelti e portati al castello, dove ricevono un addestramento elementare e indossano la livrea del proprio signore.
Pur non essendo terribilmente forti e né abili, gli armigeri forniscono al cavaliere un corpo di truppe con cui può salvaguardare il proprio feudo. Quando il cavaliere deve assentarsi per una guerra porta con sé molte di queste truppe, ma ne lascia sempre a sufficienza per proteggere il castello e, in caso di estrema necessità, offrire protezione agli abitanti del villaggio fino al suo ritorno. In tempo di pace gli armigeri svolgono mansioni di routine, tengono d'occhio i confini del feudo e pattugliano le terre del cavaliere.
REGOLA SPECIALE
Il dovere del popolano
'Tributerai al tuo glorioso sire le tasse ch'egli richiede. Lavorerai ogni giorno, eccetto nei dì di festa e non più di un decimo conserverai per amici e parenti. Su lieto! Poiché un cavaliere di Bretonnia ti provvede del suo scudo'
I modelli con "IL DOVERE DEL POPOLANO" possono usare la Disciplina di qualsiasi Cavaliere non in fuga entro 6 da loro. Gli stendardi reggimentali delle unità con il "DOVERE DEL POPOLANO" non conferiscono Punti Vittoria aggiuntivi qualora gli armigeri siano catturati.
10 aprile 2013
9 aprile 2013
7 aprile 2013
Bretonnia: cavalieri del regno
Cavalieri del regno
Quando un cavaliere errante si è dimostrato degno della propria posizione, viene investito cavaliere del regno. I cavalieri del regno costituiscono il nerbo della nobiltà Bretoniana e incutono grande rispetto per la propria posizione e per le gesta compiute per raggiungerla. Al momento dell' investitura, al cavaliere è affidata la responsabilità dell' amministrazione di un feudo, in genere pochi acri di terra, un villaggio e un castello. Come gli abitanti del feudo sono tenuti a servire il cavaliere, a lavorare la sua terra e pagargli le tasse, anche il cavaliere è legato da vincoli di fedeltà ai ranghi superiori della nobiltà.
Quando un cavaliere errante si è dimostrato degno della propria posizione, viene investito cavaliere del regno. I cavalieri del regno costituiscono il nerbo della nobiltà Bretoniana e incutono grande rispetto per la propria posizione e per le gesta compiute per raggiungerla. Al momento dell' investitura, al cavaliere è affidata la responsabilità dell' amministrazione di un feudo, in genere pochi acri di terra, un villaggio e un castello. Come gli abitanti del feudo sono tenuti a servire il cavaliere, a lavorare la sua terra e pagargli le tasse, anche il cavaliere è legato da vincoli di fedeltà ai ranghi superiori della nobiltà.
Il dovere impone a un cavaliere del regno di difendere la propria gente e il territorio fino alla morte. I qualità di nobile addestrato nelle arti della guerra, ci si aspetta che un cavaliere difenda se stesso e i propri domini da minacce minori, senza bisogno di ricorrere ad aiuti esterni. Se la situazione è più ardua, il cavaliere può reclutare gli abitanti del villaggio affinché combattano con lui, od ospitarli nel proprio castello fino all'arrivo degli aiuti dai feudi vicini. Sopratutto, un cavaliere è tenuto a rispettare gli esempi di onore cavalleresco, obbedendo ai severi canoni della cavalleria della cavalleria Bretoniana. Uno dei più importanti tra essi e l' obbligo di rispondere alla chiamata alle armi, combattendo al fianco di altri cavalieri, non più come rito di passaggio come quando era un cavaliere errante, ma come dovere insito nel proprio status. Per un cavaliere non vi è vergogna più grande che venire meno a tali responsabilità, tradendo in tal modo il codice cavalleresco. Qualora succeda, egli è spogliato di ogni titolo e diritto ed è bandito dal reame finché non dimostrerà nuovamente il proprio valore.
Iscriviti a:
Post (Atom)